Cos’è la diversificazione e quando dobbiamo applicarla

Nella gestione del nostro denaro, la diversificazione è un concetto che riguarda la protezione dal rischio.

Si tratta quindi, per natura, di un fenomeno difensivo.

Vediamo di seguito di approfondirne il significato e di capire quando dobbiamo applicarla.

Se prendiamo la definizione di diversificazione che ci offre Wikipedia troviamo la seguente frase:

In economia finanziaria, la diversificazione di un portafoglio di titoli consiste in una riduzione della rischiosità del suo rendimento, legata alla presenza di più attività finanziarie, i cui rendimenti non sono perfettamente correlati, all’interno del portafoglio stesso.

Cerchiamo ora di capire i concetti di base che ci aiutano ad averne una corretta visione, prima di passare a parlare di quando e come la diversificazione può esserci utile nella gestione del nostro denaro.

Cos’è la diversificazione

Facciamo l’esempio di una giovane coppia che si deve sposare.

Volendo svolgere il matrimonio in una giornata di piena estate, i due ragazzi scelgono una location con una bellissima distesa all’aperto, dove poter svolgere il ricevimento post-cerimonia con tutti i loro invitati.

Il bel prato ombreggiato è la soluzione migliore per accogliere i circa 200 ospiti che parteciperanno alla festa.

Il giorno del tanto atteso evento però si presenta inesorabilmente la pioggia, rovinando i piani dei due sposini.

Non avendo pensato a tale eventualità, non si erano accorti che la location da loro selezionata non era fornita di una soluzione al coperto adatta ad un così grande numero di persone.

Risultato, un ricevimento scomodo e non all’altezza delle aspettative dei due ingenui ragazzi.

Se avessero scelto una location diversa, magari meno sgargiante, ma con la possibilità di accogliere il loro numero di invitati anche in caso di pioggia, tale evento imprevisto, seppur non desiderato, non avrebbe comunque rovinato la festa.

Diversificare significa quindi ridurre la probabilità che un evento avverso possa “rovinarvi la festa”.

Un altro pilastro su cui poggia la definizione di diversificazione è il concetto di correlazione, ossia di movimento nella stessa direzione.

Due strumenti finanziari che, a parità di altre condizioni di mercato, si muovono nella stessa direzione, si dicono correlati.

In questo caso, avendo percorsi simili, il rischio che li accompagna sarà lo stesso, perciò, averne uno, o averli tutti e due, porterà con molta probabilità ad assumersi simili quantità di rischio.

Se invece ho due titoli che, a parità di altre condizioni, si muovono in direzioni opposte o generalmente in direzioni diverse, avremo una correlazione “inversa” o un’assenza di correlazione, e quindi una diversificazione del rischio.

Ad esempio, se parliamo di “correlazione inversa”, nel caso in cui uno dei due titoli mostri una performance negativa, l’altro, che si sarà mosso in direzione opposta, ridurrà o annullerà questo effetto.

Il fattore rischio in questo caso è stato abbassato.

Proprio per effetto della non correlazione o della correlazione inversa, mettendo insieme titoli con rischiosità diverse, il portafoglio diversificato avrà una quantità di rischio che, nel suo complesso, sarà minore della somma dei rischi dei singoli titoli.

Il tuo obiettivo è quindi di raggruppare il giusto numero di strumenti finanziari tali da bilanciare i rischi reciproci, fino a trovare la quantità giusta di rischio che ti senti in grado di sostenere.

Ricordati anche che il rovescio della medaglia potrebbero essere minori guadagni.

Più farai ricorso alla diversificazione, minore sarà il rischio assunto e di conseguenza minori i potenziali guadagni.

Comprendere questa relazione significa capire che diversificare non è una soluzione urbi et orbi a cui affidarsi in qualsiasi situazione ed evento.

Del resto, questo non è il caso in cui puoi avere “la botte piena e la moglie ubriaca”. Devi decidere quale scenario preferisci:

  • Una maggiore diversificazione, ossia più stabilità e sicurezza, a fronte di un ridotto guadagno
  • Una minore diversificazione, ossia l’assunzione di maggiore rischio e quindi di maggiore guadagno potenziale

Detto ciò, vediamo ora quando la diversificazione ha senso ed è utile.

Quando diversificare

Se il concetto principale è la riduzione del rischio, significa che dobbiamo diversificare quando non siamo in grado di accettare le conseguenze di una sua assunzione elevata.

Tali conseguenze possono anche essere, ad esempio, subire alcune perdite sui nostri investimenti, piccole o grandi.

Un “piccolo risparmiatore” mediamente non è in grado di sopportare questo tipo di eventualità.

Per cifre d’investimento inferiori, la possibilità di perdere anche solo piccole somme, per via di una concentrazione troppo elevata dei nostri investimenti, con rischi superiori alla media, è quanto mai eccessiva.

Il mio consiglio è di affidarti ad un Consulente Finanziario Indipendente e di farti aiutare a costruire un portafoglio di strumenti finanziari che, con la corretta diversificazione, ti faccia stare sereno e tranquillo, con la consapevolezza di esserti assunto la giusta dose di rischio, sulla base delle tue caratteristiche personali.

Spero di averti chiarito le idee su questo argomento.

Conoscere questi concetti di base ti porta già ad un livello di intelligenza finanziaria sopra la media delle altre persone.

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    7/10/2024
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