Nell’ultima puntata del podcast parliamo di mutuo e di come scegliere tra il tasso fisso e il tasso variabile.
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Grazie Matteo per questo interessante e istruttivo podcast. Nell’ascoltarti, mi son fatte alcune domande che giro a te, scusandomi se il linguaggio dovesse essere finanziariamente impreciso.
1. Quanto è oggi il tasso di un mutuo e la variabile dello spread (mediamente o il suo range, per la tua esperienza), per una richiesta di 50.000 euro per 10 anni, che gli servono, per esempio, per una ristrutturazione della sua casa? Facciamo il caso di una persona ben conosciuta per avere spalle forti finanziariamente, senza mai avere avuto intoppi con le banche e quindi in grado di ottenere un buon tasso di interesse.
2. Se la stessa persona può già avere disponibili questi 50.000 euro, perché ha investimenti mobiliari, conviene di più che faccia fronte alle spese con la liquidità proveniente dai disinvestimenti oppure le conviene richiedere ad una banca un mutuo o un prestito che, secondo i calcoli che hai fatto nel podcast, a fine dei 10 anni verrà a sborsare una bella cifra di interessi (ipotizzando di ottenere uno spread più basso possibile)? Se ottiene un mutuo al 4% fisso, senza spese di altro genere, e mantiene i 50.000 euro investiti in ETF, secondo la tua esperienza questo investimento non rende più del 4% l’anno, e quindi la persona alla fine dei 10 anni ha un bilancio positivo tra quanto ha fruttato l’ETF e quanto sborsato per il mutuo?
Ciao Carlo,
come spiegavo nella puntata, il tasso dipende da diversi fattori, compreso soprattutto il merito creditizio della persona che chiede il prestito. Questo fattore non è solo collegato agli eventuali incidenti di percorso (o alla loro assenza), ma anche alla condizione lavorativa e al cosiddetto LTV (loan to value), il rapporto tra il valore del prestito e il valore dell’immobile. Nel caso di un prestito di 50k per ristrutturazione immagino che il LTV sia basso e quindi questo non pone una forte crescita dello spread applicato dalla banca. Man mano che i tassi scendono si alzerà lo spread, perciò se i tassi oggi sono intorno al 2%, gli spread possono anche stare tra l’1% e il 2%, a seconda dei casi.
La scelta se prendere i soldi a prestito o usare quelli disponibili è un altro grande dilemma, ma come giustamente hai evidenziato, finanziariamente parlando il ragionamento è che se puoi gestire i tuoi soldi in un modo che è più remunerativo rispetto al costo del denaro preso a prestito, allora c’è convenienza a tenerli investiti.