Ho imparato a sognare

C’è che ormai che ho imparato a sognare, non smetterò (cit.Negrita)

Fin dall’alba dei tempi l’uomo ha rincorso il denaro e la ricchezza.
Fin qui, tutto regolare: da quando i soldi sono stati inventati come mezzo di scambio dei beni e dei servizi, è logico che le nostre attenzioni si siano concentrate su di essi.

Vorrei però introdurre un concetto fondamentale, che fa da stella polare per tutto ciò che riguarda la gestione del denaro.

Il valore che diamo ai soldi è il riflesso del valore che diamo alle cose che acquistiamo con essi.

Mi spiego meglio con due esempi.

La passione di Luca per la Birra

Luca è un ragazzo sulla trentina, lavora per una buona società che produce elettrodomestici, ma la sua grande passione è la birra artigianale.

Quando è al lavoro si scopre spesso a “sognare ad occhi aperti” sul nuovo gusto di birra che potrebbe sperimentare o sulla qualità di materie prime da acquistare.

Nel suo garage ha creato un piccolo laboratorio dove produce la sua birra, sperimentando di volta in volta diverse tipologie.

Appena rincasa dal lavoro quello è il luogo dove si dirige e dedica gran parte del suo tempo libero (spesso anche le notti!) alla produzione dell’amata bevanda.

Il suo kit da birraio è composto da diversi pezzi: pentole, fornelli, termometri a sonda, caraffe graduate, bottiglie e ovviamente i malti, i luppoli ed i lieviti.

A Luca piace fare le cose per bene e, nonostante sia riuscito a procurarsi alcuni attrezzi in prestito da parenti e amici, la spesa totale del suo piccolo “armamentario” si aggira intorno ai 1.200 € – 1.300 €.

La passione di Chiara per la lettura

Chiara è una ragazza giovane, sposata da poco ed è molto appassionata di libri.

Leggere, per lei, rappresenta un piacere immenso e, se il suo lavoro e gli impegni famigliari glielo permettessero, trascorrerebbe tutta la giornata sdraiata in un parco e immersa nei libri dei suoi autori preferiti: Coelho, Marquez, Camilleri…

Appena può, frequenta le fiere del libro più famose.

E’ socia di diverse librerie ed è abbonata a varie riviste specializzate.

Chiara legge sull’autobus la mattina mentre va al lavoro, la sera mentre torna a casa, durante la pausa pranzo, prima di andare a letto, il sabato e la domenica mattina.

In media divora circa 5 libri al mese.

Naturalmente ormai non sa più dove mettere i suoi libri e decide perciò di comprare il Kindle Fire di Amazon, così da poter portare con sè tutti quelli che cadono sotto la voce “da leggere” (che è in costante aumento).

Per semplicità, se facciamo finta che mediamente un libro o un e-book costino circa 10 €, in un anno, Chiara spende easy 600 € in libri, a cui va aggiunto l’e-book reader, gli abbonamenti alle riviste e i viaggi per le fiere.

A conti fatti ci avviciniamo ad una spesa di circa 1.000 € all’anno.

Ora ti faccio la seguente domanda: secondo te, se chiedessimo a Chiara di spendere 50 € per una cassa di birre artigianali di alta qualità, cosa risponderebbe?

E se invece chiedessimo a Luca di spendere la stessa cifra per comprare la serie di Montalbano?

Probabilmente entrambi storcerebbero il naso, perché non ne vedrebbero il valore.

Sarebbero pronti, senza colpo ferire, a spendere 1.000 € per la loro passione ma, dovendone spendere 50 € su una cosa che non li interessa, sarebbe come chieder loro un prelievo di sangue.

Sarò ancora più estremo: provate a pensare di dover offrire un caffè ad una persona che non vi sta simpatica.

Quanto diventa “costoso” quell’euro da dover “sganciare”?

La giusta mentalità

E allora non esiste il “costa troppo” o il “costa poco”.

Esiste solo il valore che diamo ai beni che acquistiamo.

Per questo motivo la regola numero uno di una gestione efficiente del denaro è capire se stiamo spendendo i nostri soldi per le nostre passioni, le cose che ci fanno stare bene, o se li stiamo sperperando in cose inutili e prive di valore per noi.

Possiamo cominciare da qui, cercando di capire ciò che è importante per noi.

Dobbiamo ragionare su quello per cui vale la pena risparmiare, investire e spendere i nostri soldi.

Per farlo possiamo affidarci alle nostre passioni ed ai nostri sogni.

E, come cantavano i Negrita in un brano del ’97, “c’è che ormai che ho imparato a sognare, non smetterò.”

Io amo i libri e la tecnologia. Per queste due passioni sono capace di spendere miliardi!

E tu? Quali sono le tue? Scrivimelo nei commenti.

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