I conti deposito servono a gestire la nostra liquidità e hanno caratteristiche differenti dai conti correnti tradizionali.
Vediamo di seguito cosa sono e come li puoi mettere a confronto.
COSA SONO I CONTI DEPOSITO: CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Uno dei problemi legati all’utilizzo dei conti correnti tradizionali è il livello dei tassi d’interesse riconosciuti sulle giacenze che, da alcuni anni, è ormai praticamente pari a zero.
Questo significa che le somme depositate in banca non producono alcun interesse, con la conseguenza di essere soggetti all’effetto erosione dell’inflazione.
In parole povere, tenere i soldi liquidi sul conto corrente ci fa perdere potere d’acquisto, ossia la capacità di comprare le cose che ci servono.
Per cercare di ovviare a questo problema sono nati i conti deposito, ovvero strumenti simili ai conti correnti tradizionali ma con funzionalità ridotte, che in cambio offrono una remunerazione maggiore sulla liquidità accantonata.
Normalmente, per poter aprire un conto deposito, bisogna essere già titolari di un conto corrente tradizionale che viene indicato come “predefinito”, a cui poterlo appunto collegare.
Il conto predefinito può avere sede sia presso la banca stessa su cui vogliamo attivare il conto deposito, sia su una diversa.
Come anticipavo, i conti deposito hanno delle funzionalità limitate, nel senso che prevedono praticamente solo il passaggio di denaro da e verso il conto predefinito o gli eventuali altri conti correnti esterni collegati (si possono collegare più conti contemporaneamente).
Tra le limitazione esistenti non è prevista la possibilità di prelevare o di versare somme direttamente su di essi.
L’unico modo per alimentarli è mediante un bonifico bancario o un giroconto.
Da un certo punto di vita mi vien da dire:”meno male che sia così”.
Questi conti deposito sono stati pensati proprio per “fermare” i sodi e non avere una movimentazione elevata, con l’obiettivo di accantonare delle cifre per un periodo prestabilito di tempo.
Il loro principale vantaggio è di poter avere accesso ad un interesse superiore ai conti correnti tradizionali, a fronte di un vincolo delle somme depositate.
Io decido di lasciare i miei soldi su uno di questi conti deposito, senza movimentarli, per qualche tempo e in cambio la Banca mi riconosce un interesse maggiorato.
Tale vincolo può essere breve, di qualche mese, fino ad arrivare a raggiungere, in alcuni casi, anche un paio d’anni.
Naturalmente, maggiore sarà il vincolo temporale, più alto sarà il livello d’interesse che la Banca sarà disposta a riconoscerti.
COSA SONO I CONTI DEPOSITO: QUANDO CONVIENE UTILIZZARLI
Quando mettiamo a confronto conti deposito, stiamo parlando di strumenti di gestione della liquidità, quindi il loro livello di rischio è molto molto basso.
Di conseguenza, non possiamo aspettarci di ricevere in cambio grossi guadagni e, per questo motivo, i conti deposito non sono strumenti adatti per attuare una vera e propria strategia di investimento.
Il loro utilizzo è ottimale quando dobbiamo mantenere del denaro liquido per un periodo di tempo breve o non ben definito.
Ad esempio, non pensi che possano rappresentare un’ottima soluzione per la destinazione del tuo fondo di emergenza?
Ragionaci un attimo, hai una certa somma di denaro che deve rimanere liquida per far fronte ad eventi imprevisti.
Ciò significa che non hai di fronte a te una scadenza temporale definita, perché potresti aver necessità di utilizzare tale cifra in qualsiasi momento.
Contemporaneamente, mantenere questi soldi sui conti correnti tradizionali sarebbe una scelta non intelligente, perché perderesti gli interessi sul capitale.
Un altro utilizzo strategicamente interessante dei conti deposito è l’accumulo di una somma di denaro in attesa di destinazione.
Mettiamo il caso che tu debba fare un pagamento importante, anche se non nell’immediato. Potresti voler “parcheggiare” tale somma temporaneamente sul tuo conto deposito.
Lo stesso caso può avvenire se ti ritrovi a dover smobilizzare un investimento, senza reinvestire immediatamente la cifra guadagnata in un nuovo strumento finanziario, ritrovandoti quindi con una certa somma in attesa di destinazione.
Oppure ti potresti ritrovare nella situazione di non aver ancora fatto una pianificazione finanziaria, ma di voler comunque cominciare genericamente a risparmiare.
Mentre ragioni e ti prendi il tuo tempo per capire come utilizzare al meglio i tuoi risparmi, potresti cominciare ad accantonarli su un conto deposito che ti frutta comunque un interesse più elevato.
COSA SONO I CONTI DEPOSITO: COME METTERLI A CONFRONTO
Per confrontare i conti deposito dobbiamo guardare due aspetti:
1. Il Costo
2. Il Tasso d’interesse rispetto al vincolo
1. Costo
Come sappiamo, tutto ha un costo e, naturalmente, anche i conti deposito hanno il loro.
In linea generale, è stata introdotta un’imposta di bollo dello 0,20% sulle giacenze depositate.
Nella pratica, ogni Banca ha deciso di muoversi in autonomia.
Troverai quindi istituti di credito che pagano tale bollo al posto tuo e altri che scelgono di dividerlo con te, mentre altri ancora, in alternativa, fanno pagare una commissione fissa e ridotta.
2. Tasso d’interesse rispetto al vincolo
Quando devo valutare il tasso d’interesse rispetto al vincolo, devo prima decidere qual è l’orizzonte temporale su cui voglio fermare la mia liquidità.
A questo punto posso mettere a confronto diversi conti deposito e scoprire quale rende maggiormente.
Ricordati inoltre che la tassazione su questo tipo di guadagno finanziario è attualmente al 26%.
Questo te lo dico perché, spesso e volentieri, quando le Banche pubblicizzano i tassi di interesse sui loro conti deposito, indicano un interesse lordo, a cui va tolta l’imposta sopraindicata per raggiungere il guadagno netto.
Il tasso di interesse pubblicizzato è poi sempre indicato come annuale, perciò se pensi di vincolare le tue somme per periodi inferiori all’anno, dovrai calcolare un rendimento finale inferiore.
In sintesi, i conti deposito sono strumenti di gestione della liquidità, flessibili e a basso costo.
Sono da preferire ai conti correnti tradizionali quando abbiamo una cifra da dover “parcheggiare” temporaneamente o per un periodo di tempo non definito.
In linea generale, tenere aperto un conto deposito è molto utile per avere una gestione dinamica e veloce della nostra liquidità corrente.
Ok, visto che sei arrivato fino in fondo a questo articolo, ti meriti il consiglio bonus.
So già che adesso andrai a mettere a confronto i conti deposito e finirai per fare quello che fanno la maggior parte delle persone, ossia cercherai di paragonare i tassi d’interesse guardando gli zerovirgola.
Posso darti un consiglio?
Se trovi due conti deposito che ti piacciono e ti offrono un rendimento interessante per il tuo obiettivo temporale, non focalizzarti esclusivamente su quello che ti rende l’interesse maggiore.
E’ più importante aprirlo presso una Banca solida e stabile, soprattutto se la differenza è di pochi centesimi percentuali.
Non mi dire che preferisci mettere i soldi nella Banca pinco-pallo solo perché rende uno 0,05% in più, eh?
Soprattutto su cifre ridotte stiamo veramente parlando di pochi euro.
Prova a fare i conti e dimmi se non ho ragione.
Si, è vero, se accantono liquidità in una banca che poi fallisce esiste il fondo interbancario di tutela dei depositi che copre le somme depositate fino a 100.000 €, ma resta sempre il fatto che, in caso succeda, prima li perdi e poi te li restituiscono in un secondo momento.
Non so se vale la pena rischiare per uno 0,0..%
Anche questo è uno dei tasselli fondamentali di chi sa gestire correttamente il proprio denaro.