Come funziona la Borsa e come investire

Nel tuo percorso di investimento sicuramente ti sarai trovato a chiederti quali sono i meccanismi che regolano i mercati finanziari, quindi come funziona la Borsa valori e come vi si possa investire in modo efficace.

In una frase, la Borsa è essenzialmente un grande mercato in cui si comprano e vendono asset finanziari.

La sua funzione è duplice, in quanto da un lato serve alle aziende per presentarsi agli investitori e raccogliere capitale per crescere e portare avanti i propri investimenti.

Dall’altro lato, per motivi speculari, serve agli investitori per trovare le aziende e poterci investire i propri soldi.

Esistono diverse Borse per diversi Paesi, ognuna ha un  proprio regolamento e degli organi che supervisionano la correttezza di ciò che avviene. Si può decidere di investire in Borse di Paesi anche diversi dal proprio, in base alla propria strategia di investimento.

In generale, per investire in Borsa servono delle competenze che si possono acquisire formandosi e informandosi su funzionamento e meccanismi specifici.

Questo evita di fare grossi errori e permette di effettuare scelte efficienti e in grado di mettere il capitale al servizio dei propri obiettivi finanziari.

In questo articolo vediamo nel dettaglio come funzionano le Borse valori.

Come funziona la Borsa?

Per essere molto sintetici potremmo dire che la Borsa segue le note regole di mercato: i prezzi aumentano all’aumentare della domanda, e viceversa.

La parte più complessa però, è capire quali sono i fattori che influiscono sull’aumento o la diminuzione della domanda.

Spesso si tratta di interrelazioni di molteplici cause che vanno accuratamente studiate e comprese, per questo è così importante avere un’adeguata educazione finanziaria prima di investire in Borsa.

In Borsa si scambiano azioni, obbligazioni, materie prime, metalli preziosi, valute, criptovalute e molti altri asset: in Borsa Italiana, ad esempio, gli ETF si negoziano sul mercato ETF Plus, mentre il mercato Euronext Milan, invece, è destinato ai titoli delle imprese a media e grande capitalizzazione.

Insomma, per ogni segmento puoi trovare la Borsa valori dedicata.Il concetto è il medesimo di quando vai a fare acquisti nei mercati fisici.
A seconda di ciò che devi comprare (cibo, vestiti, una macchina, un computer ecc…) utilizzerai un negozio specializzato differente.

Ma visto che non tutti i mercati finanziari sono uguali, i principali criteri per distinguerli sono:

  • Primario vs Secondario
  • Area Geografica
  • Segmento di investimento
  • Tipologia di asset scambiato
  • Mercato regolamentato vs mercato non regolamentato

Vediamoli tutti.

Primario vs Secondario

La differenza tra mercati primari e mercati secondari serve a distinguere chi può accedere alle negoziazioni e in quale fase della quotazione si trova l’azienda oggetto di scambio.

Quando un’azienda si trova sul mercato primario significa che è all’inizio del processo di quotazione, in quanto quest’ultimo è accessibile solo ad investitori istituzionali e selezionati.

Questa è la fase in cui l’azienda offre la possibilità di comprare quote del suo capitale per la prima volta ed è su questo mercato che si crea il prezzo del titolo, che poi passerà sul mercato secondario, aperto a tutti, per le negoziazioni continue.

Gli investitori retail operano normalmente sui mercati secondari, dove un’azione ha già un primo prezzo definito e può quindi essere scambiato continuamente, andando a formare le oscillazioni che vediamo quotidianamente.

In pratica quello che le persone sono abituate a chiamare “mercato” o “borsa” è in realtà il mercato secondario.

Area Geografica

Non tutte le aziende sono quotate su tutti i mercati del mondo.
Questo è vero in quanto non tutti i mercati del mondo riescono a raccogliere la stessa quantità di capitale.

Se per un’azienda quotarsi sul mercato significa raccogliere capitale, sarà molto più vantaggioso farlo sulle Borse che attraggono il maggior numero di investitori.

Ovviamente deve esserci un collegamento tra la sede di quotazione e l’area di attività del business.

Se sono un’azienda che produce e vende in Europa non andrò a quotarmi in Asia, dove probabilmente non mi conosce nessuno e non troverò investitori disposti a mettere capitale nella mia realtà.

A meno che io non abbia anche una parte di business in Asia.

Non tutte le aziende sono quotate su tutti i mercati del mondo.

Questo è vero in quanto non tutti i mercati del mondo riescono a raccogliere la stessa quantità di capitale.

Se per un’azienda quotarsi sul mercato significa raccogliere capitale, sarà molto più vantaggioso farlo sulle Borse che attraggono il maggior numero di investitori.

Ovviamente deve esserci un collegamento tra la sede di quotazione e l’area di attività del business.

Se sono un’azienda che produce e vende in Europa non andrò a quotarmi in Asia, dove probabilmente non mi conosce nessuno e non troverò investitori disposti a mettere capitale nella mia realtà.

A meno che io non abbia anche una parte di business in Asia.

Se questo è vero allora posso valutare di quotarmi su un mercato diverso da quello di residenza, per cercare di espandermi in quella zona di mondo.

Ecco perché spesso determinate aziende, principalmente le grandi multinazionali, possono essere quotate su più di un mercato, magari in più valute differenti.

Segmento di investimento

Le Borse e i mercati sono costruiti per aggregazioni e raggruppamenti.

L’obiettivo è cercare di mettere insieme aziende o emissioni che abbiano una vicinanza logica in relazione all’investimento da fare.

Questa attività serve e agevola la generazione dei famosi indici e benchmark, che fanno da riferimento a tantissimi strumenti finanziari come gli ETF, i fondi, i certificati ecc…

Sulla stessa borsa valori, si possono quindi trovare diversi mercati specializzati nella compra-vendita di specifiche aziende.

Troverai quindi che, ad esempio, le aziende di media capitalizzazione si trovano tutte sullo stesso mercato, così puoi anche valutare di “prenderle tutte” mediante uno strumento diversificato come un ETF o un fondo.

Avere tutte le aziende insieme su un’unica Borsa sarebbe come trovarsi in un grande magazzino gigante dove non sei più in grado di distinguere le tipologie e le categorie.

In questo caso estremo non saresti più capace di costruire il portafoglio che desideri, selezionando geografie, settori e segmenti di tuo interesse.

Tipologia di asset scambiato

Le borse si distinguono anche per tipologia di asset che si può compra-vendere.

Il concetto è semplice, ovvero che non si può comprare tutto dappertutto.

Esistono infatti mercati finanziari specializzati nello scambio di azioni, altri nello scambio di obbligazioni, di valute, di materie prime ecc…

Anche perché ogni tipologia di asset ha delle regole di funzionamento diverse e il luogo dove vengono cambiate deve tenerle in considerazione per offrire agli investitori tutti gli strumenti utili.

Ad esempio, il CME (Chicago Mercantile Exchange) è il mercato finanziario più grande al mondo per scambiare materie prime che, sui mercati finanziari, si comprano e si vendono mediante l’utilizzo di contratti derivati.

Non ti preoccupare se tutto questo ti sembra complicato, man mano che si cresce di esperienza e consapevolezza finanziaria diventa normale imparare quali sono i mercati adeguati alle proprie esigenze.

Alla fine non servono tutti i mercati, ma solamente quelli adatti alle proprie esigenze.

Mercato regolamentato vs mercato non regolamentato

Il termine “mercato regolamentato” indica che i mercati sono sottoposti a specifici regolamenti e supervisionati da enti preposti, che in Italia sono Borsa Italiana SpA e Consob.

La maggior parte dei mercati a cui accedono soprattutto gli investitori retail rientrano all’interno di questa categoria, in quanto sono maggiormente tutelanti.

Un mercato regolamentato è vigilato e sottoposto a tutta una serie di controlli e verifiche che rendono l’attività di investimento meno soggetta a truffe e fregature.

I mercati non regolamentati, detti anche OTC (Over The Counter) sono invece quei luoghi dove domanda e offerta si incontrano in maniera meno vincolata e più libera.

Se da un lato questo permette di creare compra-vendite più personalizzate, dall’altro lato viene meno l’aspetto protettivo.

Inoltre i mercati non regolamentati non hanno un prezzo disponibile sempre in orario di contrattazione, ma si basano più sul meccanismo dell’asta, in cui si fa un’offerta e si aspetta di vedere se c’è una controparte che la vuole accettare.

Gli scambi possono quindi essere più lenti o “frizionati”, ovvero con maggiori costi dovuti ad una negoziazione più serrata tra domanda e offerta.

A meno che tu non debba fare un’operazione molto particolare, magari con capitali rilevanti, è sempre preferibile rimanere sui mercati regolamentati dove investire con strumenti classici e dove avvengono la maggior parte degli scambi.

Infatti è proprio questa maggiore frequenza che permette di avere sempre un prezzo visibile e chiaro. 

Cosa si intende per azioni quotate in borsa?

Lo abbiamo anticipato all’inizio di questo articolo, ma vorrei riprendere un concetto importante del funzionamento di una borsa valori. 

Quando una società decide di quotarsi in Borsa  cede parti della sua proprietà sotto forma di azioni, con l’obiettivo di raccogliere capitale.

Di solito un’azienda si quota in Borsa quando vuole ampliare la sua rete di investitori nazionali o internazionali e diversificare le fonti di finanziamento.

La prima volta che le azioni di una società vengono offerte sul mercato regolamentato  primario si parla di IPO, Initial Public Offer.

Acquistare un’azione, dunque, significa acquistare una parte della società quotata e diventare, a tutti gli effetti, un socio.

Le azioni rappresentano una quota di capitale delle società per azioni e possedere un’azione dà diritto a diversi benefici, per esempio partecipare ai dividendi oppure prendere parte alle assemblee dei soci. 

Solitamente chi acquista azioni di una società quotata in Borsa, però, possiede una quota talmente piccola della società che non partecipa attivamente alla vita e alle decisioni prese dalla società stessa.

Le azioni di una società per azioni possono essere quotate in Borsa, se vengono scambiate sul mercato azionario, oppure non quotate, se il loro scambio avviene attraverso accordi privati tra soci.

Le azioni quotate in Borsa, dunque, sono l’unità minima di partecipazione di un socio al capitale sociale della società stessa, tutte con lo stesso valore nominale.

Attenzione però, perché essere azionista di una società comporta anche dei rischi, per cui se una società subisce forti perdite gli azionisti ne risentiranno e vedranno calare il valore delle proprie azioni.

Perché il prezzo delle azioni cambia il suo valore?

Come abbiamo detto, dunque, la Borsa è un mercato e il prezzo delle azioni varia in base a diversi fattori.

Di base il prezzo cresce quando molti investitori vogliono acquistare un’azione e cala nel caso contrario. 

I fattori che influiscono sulla domanda e offerta di un’azione sono molteplici e spesso difficilmente prevedibili nel breve periodo, per questo è importante ricordare che investire in Borsa comporta sempre dei rischi.

Questo significa che è assolutamente impossibile prevedere l’andamento del mercato? 

Anche se ad un investitore inesperto può sembrare strano, in realtà il punto non è prevedere l’andamento futuro del mercato, ma impostare una corretta strategia di investimento che permetta di affrontare qualsiasi scenario si possa presentare.

Anche perchè il prezzo di un’azione può cambiare, a volte per questioni emotive che lo influenzano nel brevissimo periodo, ma non bisogna confonderlo con il valore della società, presente e futuro, che è ciò su cui punta un investitore strategico ed intelligente.

A fare la differenza saranno strategia e metodologia impostati prima di iniziare ad investire soldi sui mercati.

Canali tradizionali e borsa online, le differenze

La Borsa è diventata ormai un mercato no-stop proprio grazie alla digitalizzazione.

La Piazza, ormai, è solo virtuale, quindi i luoghi fisici in cui si faceva trading alzando mani e scambiandosi foglietti con appunti volanti, quei luoghi confusionari e inaccessibili, ora non esistono praticamente più in nessuna parte del mondo.

Oggi si può accedere al mercato tramite device elettronici e, di conseguenza, si può investire in tempo reale in qualsiasi parte del mondo.

Sicuramente questo ci dà una percezione di maggiore accessibilità ma deve anche metterci in guardia dal rischio di semplificare troppo e non prepararsi adeguatamente per diventare degli investitori consapevoli.

Attualmente per investire in Borsa ci sono tre metodi:

  1. Utilizzare una piattaforma online: tramite diverse app e siti è possibile comprare e vendere azioni con un semplice click direttamente da casa propria;
  2. Rivolgersi a una banca: ogni istituto di credito ha, solitamente, un ufficio dedicato agli investimenti;
  3. Rivolgersi a un intermediario: un professionista indipendente che ti aiuti a strutturare il tuo portafoglio e ti segua nello sviluppo della tua strategia di investimenti.

Investire da soli, nella comodità di casa propria, può apparire sicuramente un grande vantaggio, ma considera che così facendo sarai completamente solo nello scegliere e nell’impostare il tuo portafoglio.

Potrai documentarti, sicuramente, ma non potrai avvalerti di un esperto che ti guidi e se non sai esattamente quello che stai facendo puoi cadere in errori che possono costarti caro.

In banca puoi trovare sicuramente persone molto preparate che ti possono seguire, ma occorre ricordare che gli istituti di credito hanno comunque le loro policy e i loro accordi dietro a ciascun prodotto di investimento che ti consigliano di acquistare.

Il modello in conflitto di interesse tipico del mondo del risparmio gestito non ti aiuta a trovare la soluzione migliore per le tue reali esigenze.

Essere autonomo avendo, però, la sicurezza di poter contare su qualcuno di esperto che possa guidarti nella scelta più giusta per te ti darà la sicurezza di non essere solo ma di avere comunque sempre il pieno controllo dei tuoi investimenti.

Alla fine per investire i tuoi soldi nel modo corretto non ti servono prodotti specifici, ma informazioni indipendenti che ti mettano nella condizione di poter prendere delle decisioni autonome di investimento, grazie al supporto di professionisti preparati e indipendenti.

Se pensi che questa possa essere la soluzione che fa al caso tuo e vuoi imparare come investire correttamente i tuoi soldi sui mercati potresti provare per 30 giorni il nostro servizio senza impegno.

Commenti
    LEGGI altri 9 COMMENTI
    AvatarUser default avatar
    2/5/2024
    Articoli correlati
    • Article image
      6/4/2024Matteo B.Investimenti Azionari
      IS Podcast Ep.41: Mercati sui massimi storici. Conviene ancora investire?
      Mercati sui massimi storici. Conviene ancora investire?
      Leggi
    • Article image
      17/2/2024Matteo B.Educazione Finanziaria
      IS Podcast Ep.40: Come scegliere il miglior portafoglio di investimento
      Per scegliere il miglior portafoglio di investimento bisogna agire su un fattore fondamentale, la gestione del pr...
      Leggi
    • Article image
      22/1/2024Matteo B.Investimenti Azionari
      IS Podcast Ep.39: Cosa succede alla Cina?
      La Cina non si è ancora ripresa dalle conseguenze del periodo pandemico. Ora si trova in deflazione e i mercati f...
      Leggi
    • Article image
      24/11/2023Matteo B.Obbligazioni
      IS Podcast Ep.38: Cosa succede al mercato obbligazionario?
      Il mercato obbligazionario mostra segnali di movimento e di potenziale opportunità all’orizzonte
      Leggi
    Scroll top