Gli investimenti postali sono molto diffusi in Italia, anche per via della presenza capillare degli uffici di Poste Italiane sul territorio.
In qualche modo, le Poste sono una colonna portante di questa nazione: in qualunque paese, anche il più piccolo, è presente nella piazza principale un ufficio con l’insegna gialla insieme alla sede del Comune e alla chiesa.
Nel tempo, da servizio postale vero e proprio si è andati sempre di più verso la commistione tra servizi postali e bancari; ad oggi, la parte di Poste Italiane che si occupa di assicurazioni, conti correnti ed investimenti è decisamente più importante di quella che si occupa di spostare pacchi. Non soltanto per fatturato, ma anche per numero di clienti ed importanza aziendale.
Anche se il marchio di Poste Italiane è conosciuto da chiunque in Italia, questo non vuol dire che gli investimenti postali siano necessariamente buoni investimenti.
Tipologie di investimenti postali
Prima di tutto, cerchiamo di fare chiarezza su quali siano gli investimenti postali.
Questi tendono ad essere divisi in tanti sottoprodotti molto simili tra loro, che vengono chiamati con nomi diversi, rendendo un po’ difficile capire le differenze tra l’uno e l’altro e quel che si sta realmente sottoscrivendo. Dopo averli controllati tutti, possiamo dividerli in tre categorie per renderti più semplice la comprensione.
Investimenti per proteggere il capitale garantiti dallo Stato
In questa categoria rientrano diversi prodotti:
- Libretti postali;
- Buoni Fruttiferi Postali.
I prodotti di Poste Italiane che rientrano in questa categoria rispecchiano le esigenze di una determinata tipologia di utente, molto conservativa e che non vuole affrontare le caratteristiche tipiche dei mercati finanziari. Le soluzioni proposte sono ovviamente i libretti ed i buoni fruttiferi, che più o meno tutti conosciamo.
Questi prodotti sono molto liquidi; questo significa che sbloccare il denaro qualora tu ne avessi bisogno è piuttosto semplice ed immediato.
Considerando che la garanzia del Tesoro è ancora molto forte, per quanto i notiziari spesso dipingano le cose in un modo peggiore di quello reale, lo Stato italiano è ancora molto lontano dal rischio di insolvenza o di ritrovarsi nelle stesse condizioni della Grecia di qualche anno fa.
Il problema di questi prodotti è che non possono essere utili a chi vuole far crescere e prosperare i fondi investiti, dato che in alcuni casi non riescono neppure a pareggiare l’inflazione.
Investimenti assicurativi
Queste due parole l’una vicina all’altra sono un problema per la finanza personale, perché si contraddicono.
Chi investe deve investire e chi vuole assicurarsi si deve assicurare, senza mai mischiare le cose. Infatti questo porta subito a due grandi inconvenienti:
- I costi annuali sono esorbitanti, perché quelli del risparmio gestito si sommano ai caricamenti sui premi dell’assicurazione, divorando il rendimento e rischiando di portare molte persone a perdere denaro;
- La polizza sulla vita, che è importante, la si dovrebbe scegliere a parte. Quando si valutano delle polizze senza investimenti, infatti, si trovano delle condizioni decisamente migliori rispetto a quelle offerte dai prodotti misti. In questo modo avrai sia degli investimenti che una polizza assicurativa del tutto inefficienti. Sei disposto ad accettarlo soltanto per la comodità di avere le due cose unite insieme?
Investimenti per far crescere il capitale
Ovviamente da questa categoria escludiamo tutte le soluzioni che abbiano una componente assicurativa, in quanto rientrano nella categoria di cui sopra. Quelle che rimangono sono:
- Il piano di accumulo;
- I fondi d’investimento comuni.
L’unica differenza è che il piano di accumulo è una strategia e non un prodotto, in quanto programma e diversifica il modo in cui il tuo patrimonio viene investito sui fondi d’investimento comuni. Insieme a questa programmazione arrivano anche alcuni obblighi e costi aggiuntivi.
Anche queste soluzioni presentano diverse problematiche e di seguito riportiamo le relative motivazioni:
- Ogni fondo ha un benchmark, ovvero un parametro di riferimento. Ti basterà scorrere tra i diversi prodotti per accorgerti che la maggior parte dei fondi ha avuto un rendimento decisamente inferiore a quello del benchmark sul lungo termine;
- Tu puoi investire direttamente sul benchmark, senza limitarti a guardare il tuo fondo comune performare peggio pensando a quanto saresti “fortunato” a vedere i due rendimenti viaggiare sugli stessi livelli;
- Investire sul fondo passivo (ETF) che fa da benchmark, non solo ha molta probabilità di rendere di più del fondo comune, ma ha anche costi decisamente inferiori! Se un fondo di Poste Italiane ha un costo medio del 2-2,5% annuo, infatti, un ETF medio ha costi del 0,2-0,5% l’anno. Significa mettersi in tasca un rendimento vicino al 2% annuo soltanto di costi risparmiati.
Gli investimenti postali convengono?
Come avrai probabilmente capito, se escludiamo i prodotti di gestione della liquidità, tutte le altre categorie di soluzioni proposte da Poste Italiane rientrano nello stesso perimetro di Banche e Compagnie di Assicurazione, ovvero dei soggetti del Risparmio Gestito che, in generale, propongono strumenti che costano molto e conseguentemente rendono molto di meno di quello che si può ottenere su investimenti efficienti.
Per investire soldi nel modo corretto è necessario avere una strategia e un metodo che siano focalizzati a ridurre i costi di gestione e a controllare i rischi tipici dei mercati finanziari.
Difficilmente sarà possibile fare queste cose se la realtà che propone soluzioni di investimento è in conflitto di interessi e viene remunerata in modo indiretto sulla base di commissioni di retrocessione derivanti dai prodotti venduti.
La migliore alternativa agli investimenti postali
Se il tuo obiettivo è quello di far crescere il patrimonio investito e ti senti spaesato dopo aver letto questa guida, non temere. Esistono dei modi decisamente più coerenti per andare oltre questo piccolo trauma finanziario e trovare la giusta strada per i tuoi soldi.
Prima di tutto, consigliamo di rivolgerti ad un consulente finanziario indipendente che possa assumersi la responsabilità di creare un portafoglio su misura per te. Attenzione: non promotore finanziario, ma consulente finanziario indipendente.
La differenza è che il secondo è remunerato per il tempo che passa con te a studiare il tuo caso e a suggerirti il miglior portafoglio da costruire, senza nessun conflitto di interessi sui prodotti consigliati.
Ci sono diversi servizi di consulenza finanziaria indipendente in Italia, ed anche se la cultura del risparmio gestito è ben radicata nel nostro Paese, stanno crescendo rapidamente.
La possibilità di avere rendimenti maggiori a parità di rischio, per via dei minori costi e del mancato conflitto di interessi, sta rapidamente riprogrammando la cultura degli investimenti degli italiani.
Per questo motivo abbiamo fondato Investitore Strategico, una realtà completamente indipendente per offrire servizi di educazione finanziaria e di informazione finanziaria indipendente.
Investitore Strategico non è una finanziaria, una banca o una SIM. Non vende prodotti propri ed i suoi consulenti non sono promotori finanziari.
Offre informazioni qualificate per investire in modo completamente autonomo il proprio denaro, supportati dal confronto con Consulenti Finanziari Indipendenti.