Investire 200.000 euro non è facile se non ti sei mai approcciato seriamente al mondo degli investimenti. Perché? Beh, perché il mondo degli investimenti è pieno di cose che funzionano male. O meglio, funzionano molto bene per chi le crea o le vende, ma male per chi investe. Non solo, ma esistono decisamente troppi tipi di investimento.
Magari sai che qualche amico è un fanatico delle criptovalute, tua mamma ha tutti i soldi in BTP e buoni fruttiferi postali, il tuo vicino di casa fa il promotore finanziario e non hai idea di quali siano i passi da fare per investire questa somma nel modo corretto.
Prima di tutto, vogliamo rassicurarti: in Italia, l’educazione finanziaria che riceviamo durante la scuola è praticamente nulla ed inutile.
In questa guida però faremo chiarezza: vogliamo spiegarti quali siano i passaggi importanti per costruire un metodo con cui investire i tuoi 200.000 euro.
Parti da ciò che sai (o dovresti sapere)
Prima di guardare all’esterno, ovvero verso i possibili consulenti ed i prodotti finanziari, comincia da ciò che dovresti conoscere bene: te stesso. Durante il tuo percorso finanziario scoprirai che la maggior parte delle decisioni dipende esclusivamente da:
- Quanti rischi sei disposto a correre per poter ottenere un rendimento maggiore;
- Quale sia l’orizzonte temporale del tuo investimento;
- Cosa vuoi ottenere. Con questo intendiamo dire che, se hai intenzione di provare a far crescere questa cifra, dovrai pensare ed agire in modo diverso da chi vuole semplicemente bilanciare l’inflazione e non perdere potere d’acquisto.
Finché non sai quanto sei disposto a rischiare, quanto tempo vuoi tenere investiti i tuoi soldi e per cosa lo stai facendo, non devi intraprendere nessun percorso.
Ogni mossa rischierebbe di essere disallineata dai tuoi veri obiettivi e trasformarsi in un problema. Credimi, molto spesso il problema di un portafoglio non è che il PIL diminuisce e le azioni crescono poco, ma che chi lo ha richiesto non aveva nessuna comprensione di quel che stava facendo.
Le basi che devi conoscere
Se stai leggendo questa guida, presumo che tu non sia un esperto che lavora nel ramo degli investimenti.
Premesso che molto probabilmente dovrai comunque farti affiancare da un consulente che analizzi il tuo caso singolo, ci sono delle basi imprescindibili che devi conoscere prima di intraprendere qualunque strada.
- La regola numero 1 è sempre la diversificazione. Se hai 200.000 euro da investire, quello che conta non è indovinare un’azione o un’obbligazione che possa farti fruttare questi soldi. Piuttosto, il tuo portafoglio dovrà essere un mix equilibrato di quote di fondi con rischi diversi e natura diversa;
- La regola numero 2 è che il tuo rendimento netto non dipende soltanto dal rendimento degli investimenti, ma anche e soprattutto dai costi. Ci sono prodotti comunemente venduti dai promotori finanziari che hanno costi anche fino al 3-4% annuo, contro un normale portafoglio di titoli obbligazionari che rende al massimo il 2%. Se ne parla davvero troppo poco, ma la quantità esorbitante di commissioni applicate da banche e assicurazioni è il vero killer di molti portafogli;
- La regola numero 3 è il rapporto tra rischio e rendimento. Più sei disposto a rischiare, più puoi avere grandi perdite e grandi profitti. Se il tuo desiderio è quello di avere un portafoglio di soli titoli estremamente sicuri che renda il 6-7% l’anno, non esiste alcun modo per farlo;
- La regola numero 4 è che il tuo migliore amico si chiama interesse composto. In poche parole, quando investi una cifra, il primo anno questa genererà degli interessi; il secondo anno genererà interessi sia sulla cifra che hai investito sia sugli interessi del primo anno; il terzo anno genererà interessi sia sulla cifra iniziale che sugli interessi del primo e secondo anno, e così via. Ecco perché in molti casi non ti conviene incassare quello che di anno in anno ti viene reso dagli investimenti, ma reinvestire queste somme.
Delega la scelta degli strumenti finanziari
Puoi provare a recuperare anni di studio e formarti duramente sugli investimenti. Oppure puoi semplicemente riconoscere che non è il tuo mestiere e rivolgerti a qualcuno che ne sappia di più, ma è proprio qui che nascono i problemi. Esistono, infatti, due categorie di consulenti:
- La prima sono i promotori finanziari (ora consulenti abilitati all’offerta fuori sede), gli attori tipici del risparmio gestito. Il loro compito è prevalentemente gestire la relazione commerciale con il cliente. Non percependo alcuna parcella per l’attività di consulenza sono incentivati a proporre prodotti e strumenti che possono arrivare ad avere costi che possono anche superare il 3% l’anno, il che significa che devi ottenere un rendimento piuttosto importante solo per bilanciare i soldi che vanno via in commissioni;
- La seconda sono i consulenti finanziari indipendenti, non pagati per allocare un prodotto preconfezionato ma per costruire un portafoglio su misura per te. Questo vuol dire prima di tutto che non c’è alcun conflitto di interesse tra te ed il consulente, che viene remunerato esclusivamente per il suo tempo. Tutto questo porta normalmente a rendimenti maggiori, in parte proprio per la migliore natura degli strumenti che ti vengono consigliati.
Mantieni il controllo sul consulente
Immaginati di aver già fatto tutte le tue considerazioni iniziali e di aver trovato il consulente ideale per i tuoi investimenti. Il percorso non finisce di certo qui.
Stabilisci degli intervalli regolari a cui controllare il tuo portafoglio, mantenendo una consapevolezza appropriata del suo rendimento ma senza diventare ossessionato dalle piccole oscillazioni.
Anche perchè è normale che nel tempo i tuoi obiettivi finanziari possano cambiare. Con il tempo, potresti volere rischi minori per avere rendimenti bassi ma garantiti; magari deciderai di disinvestire una parte dei soldi per una ristrutturazione o per mandare tuo figlio a studiare all’estero, oppure tu stesso potresti decidere di cambiare casa. Insomma, in tutte le fasi della vita i soldi devono seguire i tuoi scopi.
Per questo, assicurati di costruire un rapporto di fiducia e sinergia con il tuo consulente mettendolo al corrente dei tuoi cambiamenti finanziari importanti. In questo modo potrà continuare a seguirti al meglio, facendo scelte allineate ai tuoi obiettivi.